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AGGIORNAMENTO AI CONNAZIONALI DI VENERDI’ 23 AGOSTO 2013 – DALL’AMBASCIATA D’ITALIA A TOKYO

Una serie di eventi (uno dei quali classificato come grave incidente) si sono verificati nelle ultime settimane nella centrale di Fukushima-Dai Ichi, interessata dall’incidente nucleare nel marzo 2011. Questi eventi sono da mettere in relazione con la gestione dell’acqua, sia quella impiegata per il raffreddamento degli impianti danneggiati, sia delle acque di falda.

L’incidente piu’ recente in ordine cronologico, reso noto il 19 agosto, riguarda la fuoriuscita di una quantita’, stimata in 300 tonnellate, di acqua contaminata immagazzinata in una delle cisterne di stoccaggio adibite a tale uso. Una parte dell’acqua fuoriuscita dalla cisterna potrebbe avere raggiunto il mare nella zona adiacente la centrale distante circa 500 metri, eventualita’ che non e’ stata esclusa dai gestori dell’impianto. L’autorita’ per la sicurezza nucleare giapponese (NRA) ha classificato questo evento al livello 3 della scala internazionale degli incidenti nucleari (incidente grave).

Pur confermando le persistenti difficolta’ di gestione delle ingenti quantita’ di acqua da parte della TEPCO, gestore dell’impianto, questo incidente non ha causato nessuna variazione dei livelli di radioattivita’, ne’ di quelli rilevati nelle acque del porto di fronte alla centrale, ne’ di quelli entro i 20 km dall’impianto (controlli effettuati dalla NRA). Siamo quindi in grado di confermare che questo incidente non ha avuto, fino a questo momento, un impatto ambientale al di fuori della zona direttamente interessata.

Nel contempo, va osservato che in ogni caso la pesca continua ad essere completamente sospesa in tutta la Prefettura di Fukushima, che si estende per 55 km a nord e 70 km a sud dell’impianto nucleare di Fukushima-I.




Per completezza dell’informazione si ricorda che non è stato riscontrato nessun tipo di contaminazione radioattiva al di sopra dei limiti di rilevabilità (che sono molto al di sotto dei livelli consentiti dalla normativa) nell’acqua potabile a Tokyo. Questa situazione è stabile e continua fin dall’aprile 2011 per tutte le stazioni di purificazione che forniscono acqua potabile alla capitale. Questa Ambasciata ha commissionato nel 2011 una analisi indipendente i cui risultati hanno confermato quanto riportato dal Governo Metropolitano della città. I dati delle misure giornaliere del “Tokyo Metropolitan Institute of Public Health” sono disponibili online (a questo link) e tutti i valori riportati si mantengono al di sotto del livello di rilevabilità, al di sotto cioè di 0.2 Becquerel/litro per il radio-Cesio (ove il limite ammesso dalla normativa vigente e’ di 200 Becquerel/litro).