EMERGENZA NUCLEARE
Per la prima volta dall'inizio dell'emergenza nucleare e' stata presentata dalla TEPCO una tabella di marcia con le priorita' e la tempistica per gli interventi volti a superare la crisi della centrale di Fukushima I. Le priorita' stabilite e i tempi di realizzazione del piano si possono riassumere come segue:
Nei prossimi tre mesi (Fase 1)
- continuare il raffreddamento dei reattori con i sistemi attuali e continuare l'iniezione di azoto per diminuire ulteriormente la possibilita' (remota) di altre esplosioni di idrogeno
- stoccaggio dell'acqua altamente contaminata ed installazione di un sistema di decontaminazione per il ri-circolo dell'acqua di raffreddamento dei reattori
- raffreddamento delle piscine di stoccaggio del combustibile nucleare spento, ripristinando il sistema di raffreddamento standard a circuito chiuso - rimozione dei detriti contaminati per l'accesso senza pericolo dei tecnici nelle varie zone dell'impianto
- intensificazione del monitoraggio dei livelli di radioattivita' ambientale nelle zone esterne alla centrale e nell'ambiente circostante, sia terrestre che marittimo
Nei successivi tre-sei mesi (Fase 2)
- raggiungimento dello stato di "fermo a freddo" (cold shutdown) per i reattori 1-3
- decontaminazione ed espansione delle capacita' di deposito di residui radioattivi
- installazione di una copertura stagna delle strutture danneggiate dei reattori
- attivita’ propedeutiche al possibile ritorno dei residenti nelle zone evacuate
Il documento con la descrizione dettagliata del piano e' disponibile a questo link.
L’AIEA ritiene adeguato il piano di intervento sopra descritto, giudicato idoneo a contenere i livelli di radiazione sia nella centrale che nelle aree circostanti entro i livelli registrati finora. Nel presupposto che tutte le misure previste saranno attuate secondo il calendario tracciato, l’AIEA si attende la sostanziale diminuzione e infine l’arresto delle emissioni radioattive. L’Agenzia intende inoltre proseguire il monitoraggio delle azioni intraprese dalle Autorita’ giapponesi e dalla TEPCO presso la centrale di Fukushima I, nonche’ adottare raccomandazioni per elevare gli standard di sicurezza delle altre centrali nucleari situate nel Nord Est del Paese.
Nei giorni scorsi sono state diffuse dagli organi di informazione notizie relative alle misure effettuate dai robot sui livelli di radioattivita' all'interno degli edifici delle unita' 1 e 3. Il livello massimo riportato e' stato di 57 milliSv/ora che rappresenta un valore elevato, ma non sorprendente viste le condizioni dei reattori e le esplosioni che si sono verificate all'inizio dell'emergenza nucleare. Questi livelli di radioattivita' non rappresentano, al momento, un ostacolo alle attivita' in corso.
Contaminazione degli alimenti
Dalla tabella con gli aggiornamenti sulle ordinanze im tema di distribuzione e consumo di verdure e latte sono state rimosse alcune misure restrittive riguardanti prodotti ortofrutticoli della Prefettura di Ibaraki. Inclusi invece provvedimenti di divieto della vendita e del consumo di funghi "shiitake" (coltivati all'aperto) della Prefettura di Fukushima. La tabella completa dei risultati delle analisi sui livelli di radioattivita’ e' disponibile sul sito del Ministero della Salute MHLW.
Quanto alla rilevazione di livelli di Iodio-131 e Cesio-137 nel "japanese sandlance" registrata a partire dal 5 aprile nel pescato di Kita-Ibaraki e nel Sud della Prefettura di Fukushima, non ci sono stati a tutt'oggi ulteriori casi su un totale di oltre 110 analisi svolte nel Nord-Est del Giappone. La mappatura delle zone di pesca dei campioni analizzati e' disponibile a questo link, mentre i risultati delle analisi sono disponibili sul sito del Ministero dell'Agricoltura e Pesca, MAFF.
Per la prima volta dall'inizio dell'emergenza nucleare e' stata presentata dalla TEPCO una tabella di marcia con le priorita' e la tempistica per gli interventi volti a superare la crisi della centrale di Fukushima I. Le priorita' stabilite e i tempi di realizzazione del piano si possono riassumere come segue:
Nei prossimi tre mesi (Fase 1)
- continuare il raffreddamento dei reattori con i sistemi attuali e continuare l'iniezione di azoto per diminuire ulteriormente la possibilita' (remota) di altre esplosioni di idrogeno
- stoccaggio dell'acqua altamente contaminata ed installazione di un sistema di decontaminazione per il ri-circolo dell'acqua di raffreddamento dei reattori
- raffreddamento delle piscine di stoccaggio del combustibile nucleare spento, ripristinando il sistema di raffreddamento standard a circuito chiuso - rimozione dei detriti contaminati per l'accesso senza pericolo dei tecnici nelle varie zone dell'impianto
- intensificazione del monitoraggio dei livelli di radioattivita' ambientale nelle zone esterne alla centrale e nell'ambiente circostante, sia terrestre che marittimo
Nei successivi tre-sei mesi (Fase 2)
- raggiungimento dello stato di "fermo a freddo" (cold shutdown) per i reattori 1-3
- decontaminazione ed espansione delle capacita' di deposito di residui radioattivi
- installazione di una copertura stagna delle strutture danneggiate dei reattori
- attivita’ propedeutiche al possibile ritorno dei residenti nelle zone evacuate
Il documento con la descrizione dettagliata del piano e' disponibile a questo link.
L’AIEA ritiene adeguato il piano di intervento sopra descritto, giudicato idoneo a contenere i livelli di radiazione sia nella centrale che nelle aree circostanti entro i livelli registrati finora. Nel presupposto che tutte le misure previste saranno attuate secondo il calendario tracciato, l’AIEA si attende la sostanziale diminuzione e infine l’arresto delle emissioni radioattive. L’Agenzia intende inoltre proseguire il monitoraggio delle azioni intraprese dalle Autorita’ giapponesi e dalla TEPCO presso la centrale di Fukushima I, nonche’ adottare raccomandazioni per elevare gli standard di sicurezza delle altre centrali nucleari situate nel Nord Est del Paese.
Nei giorni scorsi sono state diffuse dagli organi di informazione notizie relative alle misure effettuate dai robot sui livelli di radioattivita' all'interno degli edifici delle unita' 1 e 3. Il livello massimo riportato e' stato di 57 milliSv/ora che rappresenta un valore elevato, ma non sorprendente viste le condizioni dei reattori e le esplosioni che si sono verificate all'inizio dell'emergenza nucleare. Questi livelli di radioattivita' non rappresentano, al momento, un ostacolo alle attivita' in corso.
Contaminazione degli alimenti
Dalla tabella con gli aggiornamenti sulle ordinanze im tema di distribuzione e consumo di verdure e latte sono state rimosse alcune misure restrittive riguardanti prodotti ortofrutticoli della Prefettura di Ibaraki. Inclusi invece provvedimenti di divieto della vendita e del consumo di funghi "shiitake" (coltivati all'aperto) della Prefettura di Fukushima. La tabella completa dei risultati delle analisi sui livelli di radioattivita’ e' disponibile sul sito del Ministero della Salute MHLW.
Quanto alla rilevazione di livelli di Iodio-131 e Cesio-137 nel "japanese sandlance" registrata a partire dal 5 aprile nel pescato di Kita-Ibaraki e nel Sud della Prefettura di Fukushima, non ci sono stati a tutt'oggi ulteriori casi su un totale di oltre 110 analisi svolte nel Nord-Est del Giappone. La mappatura delle zone di pesca dei campioni analizzati e' disponibile a questo link, mentre i risultati delle analisi sono disponibili sul sito del Ministero dell'Agricoltura e Pesca, MAFF.