Questo sito usa cookie per fornirti un'esperienza migliore. Proseguendo la navigazione accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra OK

AGGIORNAMENTO AI CONNAZIONALI  N. 1  DEL 15 APRILE 2011, ORE 13.00

Data:

08/11/2011


AGGIORNAMENTO AI CONNAZIONALI  N. 1  DEL 15 APRILE 2011, ORE 13.00

Si forniscono aggiornamenti sulla situazione in Giappone. Si invita a consultare costantemente anche il sito del Ministero degli Affari Esteri www.viaggiaresicuri.it

Emergenza nucleare

Alla centrale di Fukushima-I prosegue l’operazione di trasferimento dell'acqua stagnante altamente contaminata trovata nei locali della turbina del reattore numero 2, al cosiddetto "Condensatore" che si trova sempre nello stesso edificio.

Il livello di radiazione ambientale nelle immediate vicinanze dei reattori ("West Gate" dell'impianto) continua a decrescere ed ha ora raggiunto 37.7 microSv/h, alle 13:00 di ieri, 14 aprile.

La TEPCO ha comunicato di avere rilevato 220 Bq/cc di Iodio-131, 88 Bq/cc di Cesio-134, e 93 Bq/cc di Cs-137 nell'acqua della piscina di stoccaggio del combustibile spento del reattore numero 4. Questi dati confermano da un lato che potrebbe esserci stato un danneggiamento di alcune delle barre di combustibile contenute in questa piscina, ma dall'altro ne limitano comunque la gravità poiché il livello di radioattività misurato è relativamente basso. Inoltre, questi risultati tendono ad escludere l’ipotesi secondo cui la sorgente delle considerevoli emissioni registrate nei primi giorni dell'incidente possano essere state generate da problemi a questa piscina.


Rischio sismico

Ad un briefing del Quartier Generale per la Ricerca sui Terremoti (HERP), istituto affiliato al Ministero della Pubblica Istruzione, Ricerca, Scienza e Technologia (MEXT), è stato presentato un quadro generale della valutazione dei rischi sismici in Giappone per il medio e lungo periodo. Questi studi forniscono delle stime probabilistiche sull'occorrenza di terremoti di forte intensità lungo le fosse oceaniche e lungo le principali faglie attive nelle regioni orientali dell'arcipelago giapponese.

La principale conclusione riguarda la stima già nota sull'elevata probabilità (70%) che nei prossimi 30 anni si verifichino eventi sismici di magnitudo compresa fra 6.7 e 7.2 nella regione del Kanto meridionale che include, tra l’altro, l’area metropolitana di Tokyo. La HERP ritiene che tali eventi sismici dovrebbero tuttavia avere un impatto limitato sulle abitazioni construite dopo la revisione del 1981 della Legge sull’edilizia che ha introdotto criteri antisismici stringenti. La HERP stima che meno del 2% di tali edifici subiranno danni in conseguenza di terremoti della massima intensità' prevista (7 sulla scala giapponese). Altri terremoti di elevata magnitudo sono da tempo considerati come possibili nelle regioni del Tokai (Ovest di Tokyo), Tonankai (Sud-Ovest di Tokyo) e Nankai (al largo dell’isola di Shikoku).

Nonostante la fonte di queste valutazioni sia una istituzione governativa, la validità di questi modelli e delle previsioni che ne conseguono sono oggetto di dibattito all’interno della comunità scientifica. In ogni caso, è opinione consensuale che la scienza sismica non permette al momento di effettuare previsioni deterministiche sugli eventi sismici.

Ai connazionali che risiedono a Tokyo si raccomanda di accertare che gli edifici residenziali e gli uffici in cui normalmente vivono e lavorano siano stati costruiti dopo il 1981 e comunque rispettino le norme antisismiche in vigore.


Iniziative di solidarietà

Si comunica che sono disponibili informazioni su svariate attività' di volontariato aperte anche a stranieri che si possono svolgere sia nelle zone direttamente interessate dagli eventi sismici dell’11 marzo, sia a Tokyo. Informazioni dettagliate sono disponibili sul sito del "
Tokyo Voluntary Action Center". Sempre riguardo le iniziative di solidarietà, ricordiamo il sito della Camera di Commercio Italiana in Giappone con le relative informazioni a questo link.


127