Il Giappone ha sottoscritto la Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961 relativa all’ ”Abolizione della Legalizzazione di atti pubblici stranieri”. Pertanto, la legalizzazione degli atti pubblici o dei certificati rilasciati in Giappone che devono essere fatti valere in Italia è sostituita dall’apposizione della “Apostille” che è un timbro/sigillo che certifica l’autenticità dei documenti che sono emessi da un Paese e che devono essere riconosciuti in altri Paesi.
Dopo aver ottenuto l’Apostille, l’atto deve essere tradotto e la traduzione deve essere accompagnata dal certificato di conformità all’originale. Poiché in Giappone non esiste la figura giuridica del traduttore ufficiale, la conformità della traduzione deve essere dichiarata dall’ufficio consolare dell’Ambasciata a Tokyo o dal Consolato Generale a Osaka a seconda della Prefettura di residenza (consulta qui le circoscrizioni consolari).
Ecco i passi da fare per far riconoscere un atto o un certificato giapponese in Italia:
STEP 1 – Apposizione dell’Apostille
Richiedi al Ministero degli Esteri del Giappone l’apposizione dell’Apostille sul tuo documento originale. Per maggiori informazioni e procedure consulta la pagina in inglese del sito web del Ministero, dalla quale è anche possibile scaricare il modulo di richiesta dell’Apostille (vai alla pagina cliccando qui).
STEP 2 – Traduzione del documento
Presenta la traduzione del documento su cui è stata apposta l’Apostille. La traduzione dovrà essere letterale e senza errori, riproducendo il testo originale in tutte le sue parti. Puoi redigere direttamente la traduzione o avvalerti di un traduttore professionista: per facilitarti, l’Ambasciata ha predisposto un elenco di traduttori che operano nella circoscrizione consolare. Lo trovi qui. Sono comunque accettate traduzioni redatte da altri professionisti.
STEP 3 – Certificazione di traduzione conforme
Chiedi un appuntamento alla Cancelleria consolare del Consolato Generale inviando una mail a consolare.osaka@esteri.it
Il giorno dell’appuntamento porta con te il documento originale, la traduzione e il contante in Yen per il pagamento della tariffa consolare. Consulta qui le tariffe consolari in vigore.
Attenzione! L’Ufficio Consolare si riserva di non accettare la traduzione qualora questa dovesse risultare incompleta o non esatta.