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Discorso del Console Generale d’Italia a Osaka Filippo Manara in occasione della Festa della Repubblica 2025

Onorevole Ministro Lollobrigida, Assessore Antonini, Commissario Generale Vattani, Presidente Zoppas, Ambasciatore Misawa, Presidente Torii, autorità, gentili ospiti giapponesi e cari colleghi Consoli, care italiane e cari italiani, è un vero piacere accogliervi nello splendido Nakanoshima Museum of Art.

In primo luogo, vi porto i saluti dell’Ambasciatore d’Italia in Giappone, Gianluigi Benedetti, e ringrazio l’Ambasciata qui rappresentata stasera dal Vice Capo Missione, Stefano Stucci.

Ci riuniamo oggi per celebrare la giornata in cui gli Italiani scelsero la Repubblica quale forma istituzionale dello Stato, aprendo la strada a un destino costruito su principi di libertà, democrazia e giustizia. Settantanove anni dopo, questa data continua a rappresentare molto più di una celebrazione di un evento storico: è un’occasione per riflettere sul cammino che ci ha condotti fin qui e sull’importanza di impegnarci per promuovere ogni giorno questi valori, che in molte parti del mondo vengono oltraggiati.

 

In proposito, vorrei ricordare le parole pronunciate lo scorso marzo dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della sua visita ufficiale in Giappone: “Le relazioni aperte e collaborative tra Italia e Giappone sono un esempio di come vanno impostati i rapporti internazionali”.

Nel celebrare questa ricorrenza, che per me è la prima da Console Generale e quindi particolarmente emozionante, non possiamo non soffermarci sull’amicizia profonda che unisce l’Italia al Giappone. Il Kansai e l’intera circoscrizione consolare lo testimoniano: non si contano le collaborazioni tra industrie, accademia e centri di ricerca, supportate o propiziate dal Sistema Italia in Giappone, che sono frutto di una lunga storia di scambi culturali, tecnologici ed economici, fondata su valori comuni, sull’ingegno e la creatività dei nostri popoli.

Mi ritengo molto fortunato ad aver iniziato il mio mandato a Osaka in un periodo così florido per i rapporti bilaterali. A marzo, abbiamo accolto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; in aprile, abbiamo preso parte, alla presenza del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, all’inaugurazione del padiglione italiano.

In queste settimane si sono susseguite numerose visite istituzionali di membri di Governo, Presidenti di Regione e Sindaci, a riprova del legame speciale che unisce l’Italia al Giappone.

Proprio grazie a Expo, Osaka nel corso del 2025 darà il benvenuto, con la proverbiale accoglienza e cortesia di questo meraviglioso popolo giapponese, a milioni di visitatori. Anche in questo caso, malgrado la distanza geografica tra Italia e Giappone, c’è una contiguità tra i nostri due Paesi. L’anno prossimo infatti toccherà all’Italia ospitare un grande evento internazionale: il 6 febbraio apriranno i Giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano-Cortina.

Oltre naturalmente agli amici del Commissariato Generale, primi artefici dello straordinario successo del nostro padiglione, tutto il Sistema Italia in Giappone è protagonista a Expo, grazie a un gran lavoro di squadra che coinvolge istituzioni pubbliche e realtà private, la comunità italiana e i tantissimi amici giapponesi dell’Italia.

Una partnership così articolata e radicata tra i nostri Paesi non sarebbe possibile senza l’impegno degli oltre 2.300 cittadini italiani che risiedono nella circoscrizione consolare.

Voi siete ogni giorno ambasciatori dell’Italia: con la vostra creatività, passione e competenza, e con la vostra capacità di costruire legami e collaborazioni, dai settori più tradizionali a quelli più innovativi, dalle università ai centri di ricerca, dal mondo imprenditoriale a quello culturale, contribuite a rafforzare la presenza e l’immagine dell’Italia in Giappone. Vorrei menzionare anche le collaborazioni tra i governi locali e i molti programmi di scambio di studenti e scienziati, molti dei quali presenti oggi.

Signore e Signori, amiche e amici, non potrei concludere questo mio intervento senza rivolgere un sentito ringraziamento.

In primo luogo, al popolo giapponese, che ha accolto me e la mia famiglia con grande affetto. È un privilegio poter servire l’Italia in questo meraviglioso Paese. E mia moglie Kim ha realizzato il sogno di tornare a vivere in Giappone dopo gli anni trascorsi a Tokushima.

Un ringraziamento alle autorità locali, sempre disponibili a collaborare con il Consolato al servizio della comunità italiana.

Un grazie speciale va a tutte le componenti del Sistema Italia, all’Ambasciata, all’ICE, alla Camera di Commercio. E naturalmente all’eccellente squadra del Consolato Generale, impegnata quotidianamente nel garantire servizi efficienti a una comunità italiana in crescita, e a promuovere l’Italia in Giappone. Grazie anche ai nostri Corrispondenti Consolari e all’Istituto Italiano di Cultura di Osaka, al suo Direttore Andrea Raos, che promuove la lingua e la cultura italiana con passione e competenza.

Infine un ringraziamento agli sponsor, a San Pellegrino e Japan Europe Trading, e alla Symphony Hall, che ci delizierà a breve con della bellissima musica.

Grazie a tutti voi per il vostro impegno nel rafforzare l’immagine, la presenza e i valori dell’Italia all’estero.

 

Lascio ora la parola al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Signor Ministro, la ringraziamo per la sua presenza a Osaka nella settimana di Expo dedicata all’alimentazione. L’export italiano nel settore agroalimentare è cresciuto in questo mercato di oltre il 15% nel 2024, a conferma dell’apprezzamento dei giapponesi per il Made in Italy. Il suo impegno a tutela delle eccellenze italiane, del nostro sistema agroalimentare e della nostra cucina, candidata a patrimonio immateriale UNESCO, rafforzerà la presenza in Giappone delle nostre imprese attive in un settore così importante per le nostre esportazioni.

Viva la Repubblica. Viva l’Italia. Viva l’amicizia tra Italia e Giappone!