MATRIMONIO
Il matrimonio celebrato all’estero per avere valore in Italia deve essere trascritto in Italia presso il Comune competente.
E’ soppresso l’obbligo delle pubblicazioni per i matrimoni da celebrare presso le autorita’ estere.
Prima del matrimonio, per ottenere il certificato di nulla-osta al matrimonio (kon-in yoken gubishomeisho婚姻要件具備証明書, emesso dal consolato bilingue italiano-giapponese), richiesto ai cittadini italiani dalle autorita’ anagrafiche giapponesi nel caso di matrimoni con propri cittadini e’ necessario che il connazionale presenti all’Ufficio consolare, di persona o per posta:
- modulo di richiesta (richiesta_nullaosta_matrimonio) del certificato di nulla-osta al matrimonio (kon-in yoken gubishomeisho);
- se residenti in Italia o non iscritti AIRE presso questo consolato da almeno 2 anni, certificato di stato libero rilasciato dal comune italiano di residenza o di riferimento AIRE (dal 15/11/2021 richiedibile anche online)
- fotocopie dei passaporti in corso di validità di entrambi i nubendi;
- il corrispettivo in yen (secondo la tariffa consolare in vigore) di euro 6, da pagare in contanti;
- busta preaffrancata con indirizzo in Giappone, se si desidera ricevere il certificato per posta.
Dopo il matrimonio, al fine di trascrivere l’atto presso il Comune italiano, sarà cura dell’interessato presentare al Consolato, di persona o per posta:
- modulo di richiesta (scarica qui), firmato dal cittadino italiano e dal coniuge;
- fotocopie dei passaporti del cittadino italiano e del coniuge;
- l’atto di matrimonio (kon-in todoke jurishomeisho 婚姻届受理証明書), rilasciato dal Comune giapponese e legalizzato con APOSTILLE rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri giapponese (contattabile al seguente numero: 06-6941-4700; info per la richiesta apostille sul sito del Ministero giapponese: http://www.mofa.go.jp/ca/cs/page22e_000416.html)
- (se uno dei coniugi è giapponese) certificato integrale dello stato di famiglia (koseki tohon – zenbu jikoshomei 戸籍謄本全部事項証明), emesso dal Comune giapponese dopo il matrimonio e anch’esso legalizzato con APOSTILLE rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri giapponese;
- Qualora si necessitasse il certificato di ricezione della documentazione, richiesto dall’ufficio immigrazione per il visto matrimoniale, si prega di allegare::
- apposita richiesta (scarica qui)
- il corrispettivo in yen (secondo la tariffa consolare in vigore) di euro 6, da pagare in contanti
- una busta preaffrancata con indirizzo in Giappone, se si desidera ricevere il certificato per posta.
Pubblicazioni
L’obbligo delle pubblicazioni permane nel caso di matrimonio celebrato dinanzi alle autorita’ italiane, in quanto dette autorita’ celebrano il rito ai sensi della normativa italiana.
Il cittadino italiano regolarmente iscritto all’AIRE dovrà rivolgersi all’Ufficio consolare per richiedere le pubblicazioni di matrimonio.
Il cittadino italiano residente in Italia dovrà invece rivolgersi al suo Comune di residenza per richiedere le pubblicazioni di matrimonio.
Per la richiesta di pubblicazioni, e’ necessario che il connazionale presenti all’Ufficio consolare un certificato contestuale di cittadinanza, residenza e stato libero (autocertificabile con questo modulo) insieme alla fotocopia del documento di identita’ valido , mentre il cittadino giapponese deve presentare i seguenti tre documenti:
- registro di famiglia (koseki tohon);
- certificato di residenza (juminhyo);
- certificato di capacita’ matrimoniale (kon-in yoken gubishomeisho).
Tutti e tre i certificati giapponesi dovranno essere legalizzati con APOSTILLE rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri giapponese (contattabile al seguente numero: 06-6941-4700) e inoltre tradotti in italiano da un traduttore professionista. Ad ogni buon fine indichiamo una lista dei traduttori di riferimento di questo Consolato.
DIVORZIO
Registrazione in Italia di una sentenza di divorzio pronunciata all’estero.
Prima di tutto, bisogna considerare che una sentenza di divorzio pronunciata all’estero non è considerata automaticamente valida in Italia. In Giappone esistono tre procedure di divorzio.
Divorzio consensuale:
La richiesta di divorzio e’ presentata da entrambi i coniugi all’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza degli interessati. Il Comune rilascia un “Certificato di accettazione della denuncia di divorzio consensuale” e il divorzio viene annotato nel Registro di Famiglia (koseki tohon).
Divorzio non consensuale:
La richiesta di divorzio e’ presentata al Tribunale Familiare. Dopo un intervento di conciliazione fra i coniugi, viene rilasciato un Verbale conclusivo (chosho) che ha valore di sentenza definitiva pronunciata da un Giudice Conciliatore e viene annotata nel Registro di Famiglia degli interessati.
Divorzio con procedimento civile:
La richiesta di divorzio è presentata alla Corte Distrettuale. La sentenza, pronunciata da un giudice e divenuta definitiva, viene annotata nel Registro di Famiglia degli interessati.
I documenti che occorrono per la trascrizione sono:
- modulo di richiesta (scarica qui), firmato dal cittadino italiano;
- fotocopia passaporto del cittadino italiano;
- dichiarazione sostitutiva di certificazione (scarica qui);
- la sentenza integrale, passata in giudicato (in originale), legalizzata con APOSTILLE rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri giapponese (contattabile al seguente numero: 06-6941-4700; info per la richiesta apostille sul sito del Ministero giapponese:http://www.mofa.go.jp/ca/cs/page22e_000416.html)
- registro di famiglia (koseki tohon) (recente dove sia registrato il divorzio) dell’ex-coniuge giapponese, anch’esso legalizzato con APOSTILLE;